Negli ultimi anni l’estetica in medicina e, in particolare, in odontoiatria, ha avuto un impulso notevolissimo, tesa ad un miglioramento continuo dell’immagine grazie ad un sorriso sempre migliore, in una parola perfetto.
Uno dei trattamenti più avanzati per raggiungere questo obiettivo, consiste nell’applicazione, sulla superficie esterna dello smalto, delle cosiddette faccette dentali, o veneers, sottilissime lamine, in ceramica o composito, molto sottili, con spessore compreso fra 0,5 e 0,7 mm., in grado di modificare e correggere i difetti di colore, forma e malposizionamento dei denti stessi.
Si riesce, in questo modo, a rendere armonioso ogni singolo elemento, ottimizzando l’estetica del sorriso nel suo complesso.
Quando è opportuno applicare una faccetta:
- DENTI MACCHIATI, INGIALLITI: spesso a causa dell’uso prolungato di tabacco, caffè, sostanze coloranti presenti nelle bibite, talvolta antibiotici.
- DENTI CON VECCHIE OTTURAZIONI: dal momento che i compositi tendono, con il tempo, a perdere il croma originale creando spiacevoli inestetismi.
- DENTI STORTI: in questo caso si riesce, talvolta, ad ottenere un allineamento degli elementi senza ricorrere al tradizionale trattamento ortodontico.
- DENTI ROTTI o SCHEGGIATI: solitamente su base traumatica.
- DENTI CONSUMATI o ABRASI: spesso a causa del bruxismo che, tuttavia, in quanto parafunzione cronica, va comunque trattato con presidi adeguati (BITE) ed eventuali trattamenti protesici correlati.
- DENTI MOLTO PICCOLI: quando sono in grado di rendere difficoltosa la masticazione.
- DIASTEMA: il diastema, cioè uno spazio eccessivo fra due denti adiacenti, può essere ridotto o risolto con l’applicazione delle faccette, anche se non va dimenticata l’importanza della disinserzione chirurgica del frenulo annesso
Come si prepara una faccetta:
Si tratta di un intervento molto conservativo, da pianificare preliminarmente con il paziente, in modo da poter soddisfare ogni sua minima esigenza estetica.
A questo proposito, grazie ad una previsualizzazione computer guidata o protesica (MOCKUP) del trattamento potrà essere progettato il colore, la forma, la
lunghezza e la posizione di ogni singolo elemento.
Lo step successivo consiste in una limatura, quasi sempre senza anestetico, superficiale e molto accurata dei denti interessati al trattamento, rispettando precisi parametri tecnici di fresatura.
A volte possono esserci situazioni particolari per cui si decide di non intaccare in alcun modo lo smalto avvalendosi della cosiddetta tecnica no-prep, cioè senza preparazione dentale.
La presenza di elementi in posizione scorretta o disallineati può rendere necessario e preventivo un trattamento ortodontico con mascherine invisibili, al fine di ridare al paziente un’occlusione corretta e idonea all’uso delle faccette stesse.
Vengono poi programmate alcune prove estetiche, molto importanti per verificare, insieme al paziente, tutti i parametri precedentemente concordati, ed indispensabili per apportare eventuali modifiche ai manufatti.
Per gli studi come il nostro, dotati di scanner intraorale, la scelta del colore è affidata e calcolata anche da un software specifico, capace di individuare l’esatta gradazione del croma in funzione delle caratteristiche somatiche ed estetiche del viso del paziente.
Le faccette vengono, infine, fissate singolarmente ai denti con una resina specifica e trasparente grazie all’uso di una lampada polimerizzatrice.
Perché si usano le faccette:
- Sono in grado di restituire al paziente un sorriso ideale grazie ad una TECNICA MICROINVASIVA, in quanto viene limata solo una minima parte di smalto (talvolta il dente non viene neppure toccato).
- Sono BIOCOMPATIBILI in quanto tollerate totalmente dai tessuti.
- Dal punto di vista estetico risultano essere molto NATURALI confondendosi in modo perfetto con gli altri elementi. Questo nuovo “status”, pertanto, permetterà al paziente di relazionarsi con più sicurezza e un maggior livello di autostima, consentendogli di “riappropriarsi” del suo sorriso.
- Sono molto RESISTENTI e non richiedono una particolare manutenzione che non rientri nell’usuale igiene orale quotidiana, mentre, quella professionale, è consigliata un paio di volte l’anno.
Possiamo affermare, di conseguenza, che le faccette garantiscono un risultato duraturo nel tempo.
Controindicazioni:
- Il FUMO, con il passare del tempo, può diventare un problema, dal momento che tende a modificare il colore delle faccette rendendole più scure.
- Le MALOCCLUSIONI tipo il morso profondo (II’ classe scheletrica), il morso crociato o il testa a testa, sottopongono i denti a carichi masticatori eccessivi, rendendo più elevato il rischio di frattura e distacco delle faccette dentali. Per questo motivo, diventa indispensabile, in questi casi, procedere, preventivamente, con una riabilitazione ortodontica propedeutica all’utilizzo delle faccette stesse.
- Anche il BRUXISMO rappresenta una controindicazione se non viene preso in esame un recupero protesico dello spazio interarcata (dimensione verticale) perso negli anni dal paziente e l’utilizzo di un presidio in resina (BITE) a protezione del nuovo sorriso ottenuto.